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Enrico Napoletano, figlio di genitori italiani, nasce in Venezuela nel 1974. Frequenta la facoltà di architettura, ed è proprio durante i laboratori d’arte dove scopre l’inclinazione artistica che possiede. Si laurea nel 1997 e, dopo diversi anni, realizza un master in filosofia nella Facoltà di Filosofia e Scienze Umane dell’Universidad Central de Venezuela. Contemporaneamente, si dedica ad un’attenta ricerca letteraria, pubblicando due libri di poesie; partecipa ad alcune biennali; è intervistato in diversi programmi di radio e vince alcuni concorsi senza mai tralasciare la sua produzione artistica.
Verso la fine degli anni 90, è notato dalla curatrice d’arte Rosa Cuenca, e risale a quella data la sua prima esperienza come espositore, insieme ad altri artisti noti del suo paese. I primi anni del secolo in corso, hanno una speciale importanza poiché conosce l’imprenditore d’arte Vito Novielli, che gli permette di esporre nelle gallerie più conosciute di Caracas, tra cui: “Theater Club San Roman”, “Club Iscaragua”, “Caracas Altamira Tennis Club” e quella dell’“Hotel Eurobuilding”.
Trascorsi due anni dalle sue prime mostre e per intercessione di un noto mecenate venezuelano, gli viene proposto di esporre negli Stati Uniti, nella galleria ARA di Miami, dove si fa conoscere a diversi galleristi, collezionisti d’arte e curatori, tra cui Dilia Pinto. Una delle sue opere più importanti è acquistata da un collezionista d’arte in New Jersey, Elias Esberg, e quindi mette su il proprio atelier a Caracas.
Inizia un periodo di studio e di partecipazione a concorsi d’arte e, durante il “Salón de Arte Nacional de Aragua”, conosce l’artista “El Chino Foong”, il quale rafforza in lui la convinzione di avere un linguaggio proprio. Partecipa, inoltre, a corsi diretti da professori dalla Scuola d’Arte “Armando Reverón”, fra cui Andrés Briceño, e da professori dell’Accademia d’Arte “Cristóbal Rojas”.
Nei successivi 6 anni, continua a esporre in Venezuela con l’aiuto di Vito Novielli ma, al mutare di questa collaborazione, l’opera di Enrico ha un giro di volta. Decide, quindi, di dedicarsi esclusivamente al lavoro nel suo atelier, partecipando comunque ad una esposizione nell’Isola Margarita. Consolida il convincimento che la scultura è il centro della sua attività artistica.
Il 2010 è un anno decisivo, poiché decide di lasciare da parte ogni impegno accademico che non sia direttamente collegato con la sua arte. In Italia, conosce la galleria “Il Cancello Antiquariato”, a Firenze, e gli viene offerta una esposizione individuale per il mese di ottobre 2013. Nel corso dello stesso anno, Enrico si trasferisce a Firenze per approfondire la sua carriera artistica.
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